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CORREVA L’ANNO 1985: NON SEGNO’ PABLITO ROSSI, MA GIGI MARULLA

“…Allo scadere, però, con un imperioso colpo di testa da undici metri – da posizione defilata –, su calcio d’angolo battuto dalla destra da Mileti, Marulla mandò il pallone nella porta milanista vicino al palo sinistro e in visibilio i tifosi della Gradinata Nord, sulla grata metallica della quale si arrampicò per gridare la sua incontenibile gioia ai sostenitori genoani”. (pianetagenoa1893.net)

Genoa-Milan, agosto 1985, finì 2-2, segnò Gigi appena arrivato in Liguria da Cosenza. Pablito Rossi, ex bomber del Vicenza, rimase a secco, tutti aspettavano il suo gol, ma poi segnò il bomber di Stilo. Corsi e ricorsi, intrecci di colori che ritornano, figure che vegliano. Ecco, venerdi sarà di nuovo derby tra i bomber, dai piani alti si vocifera che Gigi lo ha detto (di nuovo): “Senti Paolù, lassamu perda l’andata, indossare la maglia del Cosenza per me era una missione, devo salvare la mia terra”.

Già finiti i biglietti per la partita della stagione al Marulla, contro il Lanerossi Vicenza. C’è da rivendicare un po di roba, contro la classe arbitrale, il calcio del Nord ricco e vanitoso, la spocchia vicentina. Ventimila tifosi pronti, perché il Cosenza è nei cuori di tutti, da Cosenza alle Americhe, dalla provincia a tutta l’Europa.

Ci salveremo? Intanto, il messaggio della tifoseria è chiaro ancora una volta, un messaggio di responsabilità, che non può avere risposte incerte, vaghe e confuse. E poi c’è Gigi…

Antonello Aprile