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Mi sono imbattuto casualmente sul regolamento accrediti stampa del Cosenza Calcio, pubblicato oggi.
Sapevo da tempo di una stortura, che ho ravvisato leggendo il nuovo regolamento. Avevo espresso, tempo fa, parere legale, informale, a coloro che me lo avevano richiesto, che, oggi, vorrei replicare pubblicamente, stante la reiterazione.
Ritengo sia inusuale, ma ancor più, illecito, che un Club di calcio possa arrivare a sindacare la validità della tessera dell’Ordine dei Giornalisti, che sia di un Pubblicista o Professionista non è rilevante, riguardo ai pagamenti delle quote annuali, persino, si legge, dell’anno corrente, neanche terminato. E’ prassi negli altri Club, di ben più alto blasone, Roma, Milan e Inter, senza andare a effettuare inutili verifiche in altre società, chiedere, oltre a tutte le altre informazioni qualificanti, unicamente il numero del tesserino.
Il diritto di cronaca, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, è sacrosanto e non può essere cosi fastidiosamente raggirato. La validità della tessera di un giornalista viene verificata solo dall’Ordine professionale di appartenenza.

Fino al momento in cui l’Ordine non emana un provvedimento disciplinare di sospensione, tra l’altro neanche previsto in modo automatico, ma annunciato come una possibilità, a causa del mancato pagamento della quota annuale, nessuno può arrogarsi il diritto e il potere di invalidare la tessera e limitare il lavoro di un giornalista. Pertanto, si può configurare un illecito civile e una violazione della privacy.

Avv. Antonello Aprile