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Nell’era del digitale e del multimediale i social sono diventati parte integrante della nostra memoria. E oggi i ricordi di facebook mi riportano a otto anni orsono, quando in un caldissimo pomeriggio di giugno, in una piazza San Pietro gremitissima (il covid non esisteva nemmeno nelle più fervida immaginazione), riuscivo a lanciare la sciarpa dei lupi a Papa Francesco. Quell’immagine del Papa che afferra la sciarpa rossoblù mi ripagò in un istante di tutta la calura sopportata per ore e ore di quel caldissimo pomeriggio. Ricordo che eravamo lì per un’udienza che il pontefice concedeva agli atleti del CSI (Centro Sportivo Italiano). E io ero partito da Cosenza con l’idea di potergli, in qualche modo, consegnare qualcosa della mia squadra del cuore. Mai avrei immaginato che il momento del lancio della sciarpa sarebbe stato immortalato in maniera perfetta e che la foto e il gesto avrebbero fatto il giro dei quotidiani locali. Le mie due fedi, quella laica per i colori rossoblù, e quella per Gesù così strettamente legate da quella sciarpa, salda nel pugno di Francesco. Era l’estate in cui il Cosenza si riaffacciava alla serie C. Poi sarebbero arrivati la conquista della coppa Italia di categoria e, qualche anno dopo, l’agognato ritorno in B, con la splendida cavalcata dei playoff, e le salvezze più o meno risicate. Mi piace pensare che un pizzico di merito lo abbia anche quella sciarpa che probabilmente Francesco conserverà in mezzo a tanti cimeli. Ogni tanto fantastico sul pontefice che, passeggiando

nella stanza dei ricordi, ritrova quella vecchia sciarpa con gli stessi colori del suo San Lorenzo, e la guarda e, magari, augura le migliori fortune a quella squadra di provincia del profondo sud. Quella squadra che viene quasi dalla fine del mondo, un po’ come egli definí se stesso il giorno della sua elezione al soglio. Santità, lei, il cardinale che fu pescato dalla fine del mondo, negli anni è diventato il fulcro della chiesa. Chissà che, per mezzo di quella sciarpa, un giorno anche il Cosenza possa raggiungere quel traguardo sempre sognato e mai raggiunto!

Luca Aiello