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La società del Cosenza sembra soffrire di miopia da un occhio e presbiopia dall’altro: la difficoltà di mettere a fuoco i problemi attuali e non capire che procrastinare la loro risoluzione, significa rischiare di mandare al macero questo campionato, che difficilmente ti aspetterà come gli altri anni.

Ciò premesso, per società, chiaramente si intende il solo Eugenio Guarascio, dato che nel Cosenza c’è sempre quel vuoto dirigenziale tra area tecnica e vertice. Non c’è nessuno che sbatte i pugni nello spogliatoio, non ci fu nessuno che disse al sig. Ds Gemmi in fase di costruzione estiva “ma che vuoi fare?” o “che stai facendo?”: operazione Dionigi, operazione Vigorito senza prendere un altro portiere di esperienza, operazione altri giocatori dati per falsi partenti.

Caro Presidente, riteniamo di evidenziare un errore commesso: delegare ogni anno tutto al solo direttore sportivo. Trovarsi a modificare ad ogni campionato in corso l’assetto di una squadra, non è la migliore soluzione, si alza terribilmente il livello di difficoltà e d’ incertezza. La ponderazione seria e profonda, senza sbavature, si deve fare il primo luglio.

Dunque, ci sentiamo di consigliare, visto che in passato ha tentato questa strada (non ci riferiamo alla scelta del sig. Petrone), di affidarsi a un VERO Direttore Generale. Non un mero organizzatore logistico, ma una persona competente di calcio e con anni di esperienza sulle spalle, che dunque deve necessariamente far parte dell’organigramma della società, che possa poi incidere nelle strategie tecniche, perché “sa come si fa”, e che, unitamente a lei che è al vertice del club, abbia autorità nei confronti del direttore sportivo, dell’allenatore di turno e dei calciatori; e non certo invece, fidarsi dello stuolo di “consiglieri esterni” che le portano a rivedere progetti e programmi, a “rifondare” con troppa frequenza qualcosa che invece ha bisogno di stabilità. FACCIA PRESTO!

Il Direttivo Ass. Cosenza Nel Cuore